Se questo è un sogno non svegliatemi

Arthur passa la lingua sul capezzolo duro, soffermandosi con la punta intorno all'aureola. Un gemito rauco romba nel petto sotto di lui e Arthur non riesce a fermare il ghigno divertito che gli affiora sulle labbra. Sempre con la punta della lingua decide di tracciare i contorni del tatuaggio tribale che occupa tutto il pettorale sinistro di Eames. A volte soffia aria calda proprio lì dove la saliva inizia ad asciugarsi e con piacere sente il corpo sotto di lui rabbrividire, altre ancora pone dei baci sul collo e nuovamente sui capezzoli gustando il sapore di sudore, sesso e Eames sulla pelle arrossata.

Dopo circa un quarto d'ora di questo trattamento Eames è un ammasso di carne gemente e bisognosa: ha gli occhi lucidi e le guance arrossate ma non fa nulla per velocizzare l'amplesso. Resta fermo con gli occhi incollati ai suoi e le labbra semi-chiuse, gonfie di baci e passione.
Entrambi si stanno godendo questo momento con insolita dolcezza, così quando Arthur raggiunge l'attaccatura della spalla è con vera soddisfazione che vi posa un bacio a schiocco proprio sul tatuaggio di un dado rosso con quatto punti bianchi.

Il mondo sembra iniziare e finire con Eames e tutto è così bello che a volte Arthur ha paura di star sognando, di svegliarsi e scoprire che Eames non è con lui, che Eames non lo ama.

Ma le braccia che lo stringono sono forti e reali ed Arthur sa perfettamente come è arrivato su quel letto e in quella casa. La loro casa.

Lacrime e rabbia

Arthur vede Eames in mezzo alla folla di bambini nel cortile della scuola e le lacrime gli appannano la vista. Arthur è un bambino forte però, per cui non piangerà davanti a loro. Non darà questa soddisfazione a quel maledetto inglese che con tanta semplicità fa lo sbruffone davanti ai suoi amici come se niente fosse.

"Arthur?"

Probabilmente quel maledetto l'ha capito comunque, ma Arthur non gli darà la soddisfazione di umiliarlo ancora.
Senza dire una parola esce dal bagno e si allontana per i corridoi senza voltarsi indietro ai richiami del bambino.

Rivelazioni Impreviste

L'acqua è calda, quasi bollente quando Arthur entra nella vasca. Le candele che ha acceso tutt'intorno donano alla stanza un aspetto piacevole e lussurioso.

L'orgasmo lo travolge prima di quanto possa immaginare e cercando di riprendere fiato si rende conto di quel che ha fatto. È venuto pensando ad Eames.

Can you keep a secret?

Non sa cosa deve aspettarsi quando entra in casa, ma sa per certo che quello che trova non la contemplava come una possibilità.

Gatto di razza: si, Arthur è proprio il tipo da averne uno.

For a candy I'll give you a kiss

Riuscire a conquistare Arthur si era rivelato un progetto fin troppo complicato per gli standard di Eames. Non che a lui piacessero le vittorie facili eh, non pensate male, ma il modo in cui con poche semplici parole Arthur riusciva a sminuire tutti i suoi approcci e a farlo sembrare un idiota era un grande colpo alla sua mascolinità.

Così, alla fine, aveva gettato la spugna. Arthur è asessuato si era detto, nessuno può riuscire a conquistarlo se non ci sono riuscito io!

Questa routine era andata avanti fino a quando, su un posto di lavoro insieme, Eames non si era offerto di andare a comprare la cena per lui ed Arthur, unici rimasti nel magazzino che usavano come luogo di lavoro. Quella notte Eames scoprì il segreto più segretissimo di Arthur: i dolci.

Era stato più una distrazione che altro, ma Eames si era ritrovato con una vaschetta contenente delle fette di torta al cioccolato in mano e senza pensarci più di tanto le aveva offerte ad Arthur.

***

Mettere su un po' di acqua per preparare il caffè e la teiera per il tè era diventata una abitudine prima ancora che potesse accorgersene, così mentre si muoveva nella cucina di Arthur cercando di fare meno rumore possibile, una consapevolezza lo colpì all'improvviso: c'è l'aveva fatta, Arthur era suo. Eames aveva vinto contro se stesso!

Prenderlo per la gola era stata la sua vittoria.

Catch Me If You Can

Arthur è in piedi di fronte alla porta di casa, a piedi nudi e con indosso solo il pantalone del pigiama ed una vecchia maglietta che ha visto giorni migliori. Ha in mano una tazza di caffè e fa attenzione a non rovesciarlo mentre si cala per alzare la posta da vicino alla porta.

Apre la seconda busta rompendola di lato: è una lettera di Cobb e ci sono anche le foto dei bambini. Philippa è cresciuta così tanto che Arthur stenta a riconoscerla e James ha perso i denti davanti e ha un sorriso così buffo che Arthur non riesce a trattenere una risata divertita. Dom gli scrive che tutto va bene è che è difficile abituarsi ad una vita senza Mal, ma i suoi figli l'aiutano ad andare avanti.

Arthur la gira cercando il mittente, ma l'unica cosa che vi trova scritto è:

Senza te non è la stessa.

E.

La prima reazione che ha Arthur è di sorridere, con tanto di fossette, perchè solo lui poteva trovare un uomo impossibile come Eames e innamorarsene almeno un po'; la seconda è quella di chiamare Ariadne, la sua collega, e metterla al corrente della loro nuova pista e chiederle di prenotare subito un volo per Parigi.

Questa volta Eames non gli sfuggirà, e poco importa se Arthur infila la cartolina nel suo portafogli sorridendo come un bambino.