06 March 2022 @ 07:03 pm
Titolo: A day in the Sun
Fandom: Inception
Personaggi: Arthur, Eames
Paring: Arthur/Eames
Avvertimenti: Slash, flashfic, generale, fluff(?)
Word: 449 (conta-parole di fiumidiparole
Rating: safe
Prompt: "Estate" per la quinta settimana del COW-T su maridichallenge
Disclaimer: Il film e i suoi partecipanti non mi appartengono e con questi scritti non ci guadagno nulla.
Note: Scritta di fretta e con l'iPad, senza beta... per cui scusate eventuali errori ortografici!






A DAY IN THE SUN



Arthur si passa la mano sul collo ancora una volta, nel vano tentativo di portare un po' di sollievo alla sua pelle sudata e arrossata.
Quest'estate è davvero torrida e lavorare anche nelle ore di punta sotto il sole lo sta facendo impazzire.
Vorrebbe poter delegare il compito degli appostamenti a uno dei suoi colleghi, ma sa bene che se uno di loro dovesse perdersi dei particolari, delle informazioni, tutta la squadra ci rimetterebbe e la colpa sarebbe comunque sua.
Per cui, controvoglia e desiderando con tutto se stesso di gettarsi a mare e fare una nuotata (proprio come il loro bersaglio, grazie tante), Arthur resta seduto sotto l'ombrellone a sudare e soffrire.

«Lo sai,» inizia una voce alle sue spalle, «sono sicuro che Munez non svanirà nel nulla se entri nell'acqua anche tu.»
Arthur si volta quanto basta per vedere la figura di Eames in un orrendo costume da bagno di colore giallo senape e con disegnati sopra dei coniglietti rossi.
Il disgusto sul suo volto deve essere palese perché quando guarda il viso dell'altro pronto a rispondergli a tono, Eames ha un sorriso divertito sulle labbra.

«Cosa ci fai qui?» chiede alla fine, non riuscendo a sopprimere la curiosità. Eames si toglie gli occhiali da sole mostrando finalmente i suoi occhi chiari per poi rispondere con un semplice «Mi mancavi.»
E se a quelle parole Arthur arrossisce un po', la colpa è tutta del sole che lo sta abbrustolendo!

Senza attendere una risposta Eames lo tira per il braccio e se lo porta verso la riva.
«Eames non credo questa sia una buona idea,» inizia col dire, ma Eames non vuole sentire ragioni e giunti a riva, senza esitare, lo butta a mare.
«Eames!» impreca Arthur, zuppo dalla testa ai piedi e pronto ad aggredire verbalmente l'altro, ma Eames si è già tuffato e con un «Forza tesoro, nuota con me.» inizia ad allontanarsi dalla riva.
Quando lo raggiunge Arthur ha un'ottima visuale di Munez e anche dei super definiti pettorali di Eames, ma Arthur non lo sta guardando, niente affatto!

E se per quando tornano negli uffici che stanno occupando Arthur è super rilassato, non lo deve alla presenza di Eames, no, nemmeno un po'; e se gli sorride è solo perché oggi è stata una bella giornata e non ha intenzione di rovinarla, non perché l'altro lo sta guardando con occhi dolci!

Solo la sera, mentre si lascia baciare dall'altro, riesce ad ammettere fra sé e sé, con voce flebile, che forse, forse, è un po' innamorato di Eames e di quei suoi stupidi ridicoli vestiti e se a quel pensiero se lo stringe contro con un po' più di forza nessuno lo può giudicare.
 
 
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