Personaggi: Arthur, Eames
Paring: Arthur/Eames
Genere: flashfic, slash, relazione stabile, generale, missing moment
Rating: safe
Word: 327
Disclaimer: Inception e i suoi personaggi non mi appartengono e con questi scritti non ci guadagno nulla.
"... carry the world upon your shoulders..."
Arthur si alza lo stesso, contro voglia, perché qualcuno che stona nella sua cucina c'è e lui non può fingere più.
Con i capelli sparati in tutte le direzioni possibili fa il suo ingresso nella cucina trascinando con sè le lenzuola del letto. Indossa solo una maglietta a mezze maniche e un paio di boxer neri e usa il lenzuolo quasi come un mantello in cui si rifugia una volta che si siede su una delle sedie poste vicine al bancone della cucina.
Eames indossa solo un paio di boxer larghi e tutti i suoi tatuaggi sono in bella vista. In un altro momento – preferibilmente quando Arthur è più sveglio e può fare 2+2 senza apparire come uno zombie drogato – Eames sarebbe incredibilmente eccitante perché Arthur ha un debole per i muscoli e i tatuaggi, non che abbia intenzione di dirlo a lui in tempi relativamente breve, ma Arthur si è appena svegliato e la sua testa è più simile ad un deserto - con tanto di balla di fieno che rotola - che a quello di una persona normale per cui appena si siede brontola.
L'odore del caffè è ancora più forte ora, è in un angolo della sua mente c'è una vocina che continua a ripetere Caffè-Caffè-Caffè quasi come un mantra.
Quando Eames finalmente si volta e gli porge una tazza del suo amato, no, adorato caffè, lo fa con un sorriso dolce e un buongiorno pronunciato sulle labbra.
Paring: Arthur/Eames
Genere: flashfic, slash, relazione stabile, generale, missing moment
Rating: safe
Word: 327
Disclaimer: Inception e i suoi personaggi non mi appartengono e con questi scritti non ci guadagno nulla.
Good Morning Darling
Arthur ha la testa sepolta sotto il cuscino e le lenzuola attorcigliate fra le gambe. Svegliarsi è un trauma, proprio come tutte le altre mattine; il sole che illumina la stanza lo accieca e lui vorrebbe semplicemente tornare a dormire fingendo che quello che sente non è l'odore del caffè che viene dalla cucina e che non c'è assolutamente nessuno lì che sta cantando Hey Jude con la radio accesa... assolutamente no!"... carry the world upon your shoulders..."
Arthur si alza lo stesso, contro voglia, perché qualcuno che stona nella sua cucina c'è e lui non può fingere più.
Con i capelli sparati in tutte le direzioni possibili fa il suo ingresso nella cucina trascinando con sè le lenzuola del letto. Indossa solo una maglietta a mezze maniche e un paio di boxer neri e usa il lenzuolo quasi come un mantello in cui si rifugia una volta che si siede su una delle sedie poste vicine al bancone della cucina.
Eames indossa solo un paio di boxer larghi e tutti i suoi tatuaggi sono in bella vista. In un altro momento – preferibilmente quando Arthur è più sveglio e può fare 2+2 senza apparire come uno zombie drogato – Eames sarebbe incredibilmente eccitante perché Arthur ha un debole per i muscoli e i tatuaggi, non che abbia intenzione di dirlo a lui in tempi relativamente breve, ma Arthur si è appena svegliato e la sua testa è più simile ad un deserto - con tanto di balla di fieno che rotola - che a quello di una persona normale per cui appena si siede brontola.
L'odore del caffè è ancora più forte ora, è in un angolo della sua mente c'è una vocina che continua a ripetere Caffè-Caffè-Caffè quasi come un mantra.
Quando Eames finalmente si volta e gli porge una tazza del suo amato, no, adorato caffè, lo fa con un sorriso dolce e un buongiorno pronunciato sulle labbra.
Arthur potrebbe davvero abituarsi ad una vita come questa.
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