Neville aveva studiato tutto il pomeriggio precedente per preparare al meglio quella pozione. Ne aveva analizzato i pro ed i contro, ne aveva valutato i rischi con responsabilità e alla fine aveva deciso di essere abbastanza preparato in materia. Non aveva mai brillato in pozioni, anzi era sempre stato un completo incompetente in materia e questo lo ricordava bene a causa della lunghe punizioni scontate con il professor Piton. Era sempre stato distratto e pasticcione quindi in realtà non si era mai stupito quando un calderone esplodeva o una pozione non riusciva, ma questa volta si era impegnato davvero, aveva seguito le istruzioni alla lettera e non riusciva a capire cosa in realtà avesse sbagliato.
Forse aveva aggiunto troppo succo di sanguisuga? O forse aveva aggiunto troppa milza di gatto?
Come aveva potuto sbagliare anche questa volta? Immaginava già di sentire la voce dell'odiato professore rimbeccarlo con cattiveria con il solo scopo di umiliarlo. Se non fosse riuscito a preparare quella pozione alla perfezione avrebbe dovuto dire addio al suo sogno di diventare erborista. Le lezioni di Pozioni riuscivano a gettarlo sempre in uno stato di totale agitazione, e la presenza dell'odiato e temuto professore non migliorava la situazione. La sua goffaggine sembrava addirittura aumentare durante quelle lezioni, riuscendo a raggiungere livelli imbarazzanti anche per lui che alle figuracce ci era ormai abituato.
D'un tratto, mentre già iniziava ad agitarsi, vide arrivare verso di sé un foglio di carta che aveva la forma di un piccolo uccello. Neville perse un po' di tempo ad ammirare quella magia tanto semplice per poi affrettarsi a nascondere il messaggio.